Storia del successo di un imprenditore italiano all’estero

Alessandro lascia l’Italia per cercare fortuna all’estero, ma scopre di non dover andare tanto lontano per trovare migliori condizioni per la sua attività.

Malta si è rivelata una vera sorpresa.

E’ lì che il nostro imprenditore porta avanti il suo business con successo.

A Malta le migliori condizioni per far crescere la sua azienda

Prima del trasferimento: scarsi profitti e indebitamento

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Alessandro (nome di fantasia, su richiesta dell’interessato), quarantaduenne di Roma, ha sempre lavorato nel mondo dell’e-commerce (commercio elettronico), prima alle dipendenze di una nota multinazionale del settore, e successivamente in proprio, aprendo una propria società SRL che si occupava di e-commerce, e-learning (formazione a distanza) e consulenza marketing per le imprese, anche con il supporto di amici competenti in questi ultimi due settori.

Nel 2014 si rende conto che nell’ultimo anno i profitti dell’attività sono calati drasticamente, soprattutto per le seguenti cause:

  • Riduzione dei ricavi dovuta alla concorrenza di altre aziende del settore sia italiane che straniere;
  • Elevati costi di gestione dell’attività: affitto dei locali (200 mq), 2 dipendenti in regola e utenze;
  • Alta pressione fiscale (circa il 60% dei ricavi) e elevati contributi previdenziali sul lavoro dipendente;
  • Indebitamento bancario, con alti tassi d’interesse, per circa euro 125.000;
  • Cartelle di pagamento di Equitalia per un valore di circa euro 47.000;
  • Crediti con la P.A. non pagati da 3 anni;
  • Burocrazia amministrativa e fiscale asfissiante.

Alessandro comprende bene che mandare avanti un’attività con scarsi profitti è davvero difficile e poco motivante.

Inoltre ogni giorno la sua mente è affollata dalle preoccupazioni per i debiti verso Equitalia e la banca la quale continuamente lo contatta per verificare come intende definire le rate scadute del finanziamento.

A questo punto l’imprenditore si domanda se valga la pena provare a cercare una soluzione altrove.

Comprende bene che spostarsi in un’altra zona d’Italia non cambierebbe le cose, infatti egli comunque porterebbe con sé i vecchi problemi.

Fino a quel momento aveva visto l’estero solo per le opportunità di lavoro dipendente, ma adesso si chiede se c’è spazio anche per ripartire con la propria azienda.

La scelta di Malta: economia trainante, bassa pressione fiscale e costi ridotti

3Si mette alla ricerca dei Paesi che offrono le migliori condizioni per svolgere la sua attività, anche grazie a consulenti che lo indirizzano nella scelta.

Nel vaglio delle possibilità ci sono: Regno Unito, Irlanda, Svizzera e Malta.

Da una valutazione comparativa di questi Paesi egli ritiene che il migliore Stato per le sue esigenze sia Malta, anche se fino a quel momento non sapeva nemmeno che questa fosse uno Stato dell’Unione europea.

La scelta di Malta è giustificata da questi motivi:

  • Condizioni economiche favorevoli (nel 2014 crescita dal PIL al +3,5% contro il – 0,4% dell’Italia – dati Eurostat) e solidità del sistema bancario;
  • Bassa pressione fiscale, con tassazione effettiva delle società anche tra lo 0% e il 10%, e ridotti contributi previdenziali sul lavoro dipendente;
  • Ridotti costi di costituzione e di gestione contabile delle società rispetto agli altri Paesi considerati;
  • Bassi costi di gestione operativa dell’impresa;
  • Snellezza burocratica;
  • Numerosi incentivi a favore delle nuove attività;
  • Vicinanza all’Italia;
  • Lingua italiana parlata da buona parte della popolazione e inglese come seconda lingua ufficiale;
  • Clima ideale.

I vantaggi per l’attività: aumento dei profitti e riduzione dei debiti

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Alla fine dell’anno 2014 Alessandro avvia la sua attività a Malta e adesso già arrivano i primi riscontri positivi, che si riassumono come segue:

  • Costituzione in poco tempo della sua struttura societaria che si occupa di e-commerce, e-learning e consulenza marketing strategica per le imprese a livello internazionale;
  • Aumento dei ricavi (+20% circa) e dei profitti (+130% circa) dovuto al mantenimento dei vecchi clienti italiani e all’acquisizione di nuovi clienti a livello internazionale grazie anche alle nuove sinergie con altri imprenditori stranieri (russi, emiratini e inglesi) conosciuti a Malta;
  • Riduzione, rispetto all’Italia, dei costi mensili di affitto (euro 1.600 invece di euro 2.200), delle utenze e del lavoro dipendete (euro 1.400 per dipendente in luogo di euro 2.000 in Italia);
  • Riduzione della pressione fiscale, con risparmio di oltre euro 35.000 su 100.000 di utile, e il beneficio di essere in un Paese che: fa parte dell’Unione europea, è nella “White List” (non è un paradiso fiscale) e non prevede alcune regole antielusive italiane (no CFC rules, no Transfer Pricing rules, no Thin Capitalization rules);
  • Tecnologia all’avanguardia (es. velocità di connessione internet eccellente) e personale specializzato che parla fluentemente la lingua inglese;
  • Possibilità di praticare prezzi più competitivi e battere la concorrenza di imprese italiane e straniere, attraendo nuovi clienti a livello internazionale;
  • Sperimentazione di nuovi modelli di business, economie di scale e idee imprenditoriali appresi da altre imprese straniere;
  • Graduale pagamento dei debiti pregressi con la banca e Equitalia, che se fosse rimasto in Italia sarebbero solo aumentati a dismisura.

Il sistema Malta ha funzionato da “leva” per le potenzialità inespresse di Alessandro, fornendogli il “terreno fertile” per mettere a frutto le sue competenze tecniche e imprenditoriali acquisite in Italia che ora possono essere sviluppate con condizioni migliori e in un contesto economico internazionale più stimolante.

Sviluppi futuri dell’attività

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Per il futuro Alessandro vuole espandere la sua attività a livello internazionale collaborando con altri imprenditori stranieri già affermati nei diversi mercati esteri di Emirati Arabi, Russia e Regno Unito, Paesi con i quali Malta intrattiene ottimi rapporti commerciali.

Inoltre egli vuole investire i suoi risparmi nell’acquisto di immobili da mettere a reddito e in fondi comuni di investimento consigliati dai suoi nuovi contatti.

Conclusioni

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A Malta il nostro protagonista vive con la sua famiglia in una villetta vicino al mare, lavora dalle ore 8 alle 17 e da aprile a ottobre fa un bagno a mare prima di tornare a casa per cena.

Abita a 6 km dall’aereoporto, quindi raggiunge in poco tempo tutti i Paesi europei d’interesse, soprattutto l’Italia.

Resta un po’ scettico sull’economia italiana e anche gli incentivi alle startup non lo convincono, pensando che:

“…quanto questi dopo qualche anno finiscono, il sistema di tassazione asfissiante ti precipita di nuovo addosso”.

Gli abbiamo chiesto se è contento della sua scelta.

Lui ci ha risposto:

“Ogni decisione ha il suo prezzo, soprattutto cambiare vita, ma fin quando non si sceglie di cambiare non si può comprendere quanto ci sarebbe costato non avere avuto il coraggio di farlo. E poi, è meglio non ostinarsi a piantare rose nel deserto”.

Non stiamo certo parlando di un successo come quello di Steve Jobs, ma ciò non vuol dire che quello raccontato non sia stato un successo per Alessandro.

Per richiedere una consulenza fiscale internazionale scrivici all’indirizzo info@itaxa.it oppure compila il Modulo di contatto.

P.S. I lettori comprenderanno la volontà del protagonista di rimanere anonimo per il semplice desiderio di tutelare la propria riservatezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Avv. Antonio Merola

Avvocato tributarista specializzatosi in Fiscalità Internazionale in Olanda presso l’International Tax Center (ITC Leiden) dell’Università di Leiden con LL.M. (Master of Laws) in International Tax Law (dopo un Master Universitario in Pianificazione Tributaria Internazionale e un Master Universitario in Diritto Tributario in Italia), Partner dello Studio ITAXA specializzato in Consulenza Fiscale Internazionale, da diversi anni si occupa di Consulenza Fiscale e Contenzioso Tributario a favore di Persone Fisiche e Società.

4 Replies to “Storia del successo di un imprenditore italiano all’estero

  1. Buongiorno Avvocato Merola, sono un imprenditore nell’ambito della progettazione software, posso continuare a mantenere la mia sede in Italia ed aprire una nuova società a Malta con mio fratello ingegnere per sviluppare il mercato internazionale? Cosa mi consigliate? E’ obbligatorio un socio maltese o possiamo avere io 40% e mio fratello 60%. Mio fratello si trasferirebbe mentre io potrei scendere almeno nella fase di start up 5 giorni al mese per aiutarlo ad avviare (personale, uffici). Complimenti per il blog

    1. Gentile Marco, certo lei può aprire insieme a tuo fratello una nuova società a Malta dedicata allo sviluppo dell’ambito internazionale della tua attività.
      Non è necessario avere un socio maltese.
      L’importante è che la nuova società maltese svolga effettivamente la propria attività prevalentemente a Malta, ad esempio in primo luogo attraverso il contributo di suo fratello che opererebbe e gestirebbe il business da Malta, in modo da evitare il rischio di esterovestizione. Non esiti a contattarci per ulteriori informazioni.

  2. buongiorno avvocato, sono in procinto di acquistare ad un asta fallimentare un’imbarcazione a vela di 20 metri che vorrei utilizzare per avviare una piccola attività di locazione e noleggio, probabilmente la barca stazionerà a Malta tutto l’anno (inverno in secca) spostandosi in Grecia e/o in sud Italia per tre/quattro mesi l’anno, per gestire il tutto valuterei l’apertura di una società maltese con eventualmente un dipendente part time. considerato che io non ho la residenza a Malta dove comunque mi recherei tra i 30 e i 60 giorni l’anno corro il rischio di esterovestizione?

    1. Gentile Nicola, per stabilire se la società maltese potrà essere qualificata come esterovestita è necessario verificare le concrete modalità di amministrazione e di svolgimento della relativa attività. Nel suo caso sembra di capire che sarà lei ad amministrare la società, quindi sarebbe opportuno,in primo luogo, che lei svolgesse le attività di direzione effettiva della società a Malta e non dall’Italia.

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